15ᵒ Passo: TUTTO
La preghiera nasce proprio dalla consapevolezza della presenza Sua in noi. Allora ogni giorno, ora, minuto, istante e luogo, essendo noi in Dio, possiamo pregare; anche quando lavoriamo, perché lavorando bene, con coscienza e competenza, preghiamo. Come non ci sono i tempi per amare perché l’amore è il respiro, così non ci sono tempi e luoghi esclusivi per pregare, ma ogni tempo e ogni luogo possono essere chiamata alla preghiera, all’incontro con Dio: pregare è amare! Questo vuol significare che la preghiera ha i tempi dell’amore e cioè tutto il tempo! Tutto può diventare preghiera; tutto può essere “luogo” nel quale possiamo incontrare il Signore che desidera incontrarci: la casa come ambiente familiare della Sua presenza, il lavoro, la gioia, l’amore, il perdono, il servizio all’altro, l’impegno culturale, sociale, politico, religioso, sportivo, la sofferenza e i luoghi della sofferenza, i luoghi dove scommettiamo le nostre capacità per costruire la storia, i luoghi della intimità, i luoghi del pensare e del programmare la vita personale, familiare, sociale, ecclesiale, culturale, eccetera: tutto può diventare occasione per intessere relazioni con Dio. Niente preclude l’incontro con Lui all’infuori del peccato. Tutto è opportunità di incontrare la Presenza!
- Oggi riprendo l’esercizio del 9ᵒ Passo per vivere la mia giornata alla presenza del Signore.
Nel trambusto delle diverse cose da fare, in silenzio, con il cuore rivolto al Signore, ripeterò spesso questa giaculatoria: “Tu sei qui Signore. Il tuo Spirito è qui!”.
Invoco il Signore…
“Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte”(Sal 1,1-2).